Cessione del quinto : come funziona

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Tutti i lavoratori con busta paga ed i pensionati possono accedere ad una particolare forma di finanziamento ; la cessione del quinto. Questo strumento è tra le forme di credito di più facile accesso, anche se spesso i contratti per sottoscriverlo possono nascondere delle insidie. Nella guida di oggi vi spieghiamo tutto riguardo alla cessione del quinto.

Come Funziona la cessione del quinto

Quanto si può avere

La documentazione richiesta

A cosa bisogna stare attenti

Domande frequenti

Le offerte di cessione del quinto

Cessione del quinto: come funziona

La cessione del quinto, di stipendio o di pensione, rappresenta la forma creditizia più gradita in assoluto dagli italiani. Una delle ragioni principali è proprio la facilità con cui questo finanziamento viene concesso ai richiedenti.

Un dato di fatto derivante soprattutto dalla sua particolare formula: il piano di rientro, infatti, prevede la trattenuta automatica della rata mensile alla fonte. Come si può facilmente comprendere, in tal modo l’ente che eroga il finanziamento si pone immediatamente al riparo dall’eventualità che il cliente non aderisca agli obblighi stabiliti a livello contrattuale.

La cessione del quinto di stipendio o di pensione è un prestito a tasso fisso cui possono accedere tutti i lavoratori in possesso di busta paga, pubblici o privati, e i pensionati INPS e INPDAP.

Il requisito fondamentale : busta paga o pensione

Chi lo richiede non è costretto a presentare garanzie immobiliari o patrimoniali, a differenza di quanto accade per altre tipologie di prestito. La vera garanzia, infatti, deriva proprio dalla titolarità della busta paga, dal TFR maturato dal richiedente o dall’assegno pensionistico nel caso degli ex lavoratori. Saranno loro a fungere da base al piano di rientro, con una rata che sarà detratta dall’ente erogante alla fonte, mese dopo mese.

La rata mensile sarà a sua volta calcolata sulla base dell’importo erogato e potrà raggiungere al massimo un quinto dell’emolumento netto.
Occorre poi ricordare l’obbligo di sottoscrivere una assicurazione, a tutela del lavoratore e dei familiari, per il caso di decesso o perdita di lavoro. In tal modo sarà possibile comunque ricoprire l’intero importo previsto in sede contrattuale, anche nel caso di eventi traumatici come quelli contemplati. Proprio l’assicurazione, però, rientra tra le criticità della cessione del quinto.

Cessione del quinto: quanto si può avere

La cifra che può essere concessa dall’ente erogante va a dipendere da una serie di fattori. Il principale parametro in tal senso è rappresentato dal valore dello stipendio o della pensione, al netto delle entrate.
Per i lavoratori dipendenti entrano in gioco anche il TFR (Trattamento di Fine Rapporto), l’indice di affidabilità dell’azienda (scoring) indicato dalle compagnie assicurative, l’anzianità lavorativa o lo stato di salute.
In pratica ogni società finanziaria ha una sua politica in tal senso. Possiamo comunque dire che solitamente il massimo ottenibile si aggira intorno ai 75mila euro. Cifra dalla quale va a dipendere anche la durata del piano di rientro, che può arrivare comunque ad un massimo di 120 mesi.

La documentazione richiesta per la cessione del quinto

Ove si posseggano i requisiti per la richiesta, per ottenere un prestito con la cessione del quinto occorre presentare i seguenti documenti:

  • carta d’identità;
  • codice fiscale;
  • il documento attestante il reddito, quindi la busta paga per i lavoratori dipendenti o il cedolino per i pensionati;
  • Certificazione Unica, recante i dati inerenti alla retribuzione annuale lorda e netta e il TFR maturato nel frattempo;
  • benestare dell’azienda in cui lavora l’interessato

E’ sempre consigliato verificare quando la documentazione possa essere prodotta in copia e quando occorra l’originale. Anche da questo punto di vista ogni società erogatrice ha le sue precise regole.

Cessione del quinto : a cosa bisogna stare attenti

Non tutte le offerte sono uguali e – soprattutto – non tutti gli operatori sono uguali. E’ bene richiedere sempre più di un preventivo e porre la massima attenzione ad alcuni aspetti. Vediamo quali :

1. L’ assicurazione

Quando a richiedere il prestito è un dipendente, l’assicurazione rischi impiego può essere di due tipi:

  • Polizza Rischio Credito, con la quale l’assicurazione provvede a rimborsare la banca, avendo però diritto di rivalersi sul lavoratore;
  • Polizza Rischio Perdite Pecuniarie, che vincola la compagnia di assicurazione al pagamento delle rate nel corso del periodo di disoccupazione sino a quando l’interessato non avrà reperito un nuovo impiego. In questo caso essa non ha alcun diritto di rivalsa. Al contempo è tenuta a farlo solo per un trimestre, ove le dimissioni siano volontarie.

Proprio l’assicurazione è destinata a gravare notevolmente sul costo finale dell’operazione, essendo tra le voci che compongono i cosiddetti costi accessori.

2. Il tasso di interesse (spesso troppo elevato)

Quello dell’assicurazione è però soltanto uno dei punti critici della cessione del quinto. L’altra problematica che sta balzando con tutta evidenza all’attenzione degli esperti è quella rappresentata dai tassi di interesse. La loro crescita preoccupante è testimoniata dai tassi effettivi medi globali (TEGM) applicabili per il quarto trimestre dell’anno in corso, che sono:

  1. 11,36% per i prestiti sino a 15mila euro;
  2. 8,13% sopra i 15mila euro.

Si tratta peraltro di tassi destinati ad elevarsi in corrispondenza con il crescere dell’età dell’utente. Proprio per questo motivo, prima di siglare un contratto occorre vagliare attentamente la questione. Un solo punto di interesse di differenza – infatti – può farvi risparmiare anche migliaia di euro.

3. Operatori poco trasparenti

Altro punto critico della cessione del quinto è poi rappresentato dai comportamenti non sempre cristallini degli operatori del settore. A stigmatizzarne la scarsa trasparenza è stata proprio la Banca d’Italia, che si è vista costretta a richiedere una informativa per aiutare gli utenti a capire meglio il peso che si accollano sottoscrivendo un contratto di cessione del quinto.
Quando si parla di spese accessorie, infatti, non va considerato solo il lato assicurativo, ma anche l’iter burocratico da espletare o la possibilità di rinegoziazione del prestito. Aspetti che sono spesso ignorati dal consumatore, ma che sono di grande importanza.

4. Cessione del quinto: l’importanza del TAEG

Come abbiamo visto, quindi, esistono molti costi accessori che possono portare ad una vera e propria esplosione della rata da corrispondere al fine di ripianare il debito contratto. Per poter meglio capire questo aspetto, è necessario fare riferimento a due indicatori fondamentali:

  1. il TAN, Tasso Annuo Nominale, ovvero il tasso di interesse puro applicato al cliente;
  2. il TAEG, Tasso Annuo Effettivo Globale, il quale prende in considerazione non solo il tasso di interesse puro, ma anche i costi accessori.

5. Il modulo SECCI, uno strumento prezioso nelle mani del consumatore

Come si può facilmente capire proprio il secondo è l’indicatore da tenere presente per capire la convenienza di un prestito. Considerato come molte aziende del settore tendano a non evidenziarlo nella giusta maniera, il consumatore ha in mano uno strumento preziosissimo per definirne i contorni, ovvero il modulo SECCI (Standard European Consumer Credit Information). Si tratta del documento obbligatorio ormai dal 2011, che contiene tutte le informazioni le quali possono aiutare l’interessato a capire cosa stia firmando. All’interno del modulo SECCI, in particolare nella seconda sezione, è possibile reperire il TAEG e molti altri dati fondamentali.



Domande frequenti sulla cessione del quinto

Rispondiamo ad alcune delle domande più frequenti in tema di cessione del quinto che spesso ci vengono rivolte dagli utenti. Vi ricordiamo che potete contattarci in qualsiasi momento per un consulto tramite il nostro modulo di contatto

La cessione del quinto può essere rifiutata?

Pur essendo la tipologia di prestito più facile da ottenere, va comunque sottolineato che anche la cessione del quinto può essere rifiutata. In alcuni casi, infatti, la domanda viene scartata in caso di un TFR ancora troppo esiguo, che evidentemente non fornisce adeguate assicurazioni all’azienda creditizia consultata. In altri, invece, sono le dimensioni dell’azienda dove si lavora ad essere contestate, eventualità che riguarda in particolare quelle con pochi addetti o che siano in attività da poco tempo.

Anche i bilanci aziendali possono costituire un freno in tal senso, poiché la loro scarsa chiarezza può essere sintomo di uno stato di salute aziendale non buono. In questi casi anche se il lavoratore vanta un rapporto di lavoro a tempo indeterminato potrebbe trovare le porte sbarrate.

Per quanto concerne i pensionati possono invece essere oggetto di rifiuto le richieste avanzate da persone in età troppo avanzata. In particolare dopo gli 80 anni è praticamente impossibile trovare credito, per ovvi motivi.

Anche il reddito può essere decisivo: se una volta sottratto l’importo della rata non rimangono almeno 504 euro, l’INPS non rilascia il suo benestare e la pratica viene inevitabilmente bocciata.

Cos’è la cessione del doppio quinto ?

Il doppio quinto è un’altra tipologia di prestito che permette di accedere a importi superiori rispetto alla classica cessione del quinto Come lascia intuire il nome, il doppio quinto consente di arrivare ad una rata di importo fino a due quinti della nostra busta paga netta. Per potervi accedere è necessario dare una delega all’incasso alla società finanziaria, che preleva l’importo direttamente dal nostro stipendio. Per questo motivo è detta anche prestito delega. E’ uno strumento delicato e da utilizzare con cautela. Inoltre il fatto di poter arrivare fino al doppio dell’importo di rata non vuol dire poter ottenere un prestito di doppio valore. Solitamente il doppio quinto permette soltanto un aumento del 30/40% rispetto alla cifra massima che possiamo avere con la cessione del quinto.

Offerte Cessione del Quinto

Attualmente il mercato della cessione del quinto è caratterizzato da una vasta platea di operatori. Si va dai grandi gruppi bancari fino a più piccole finanziarie. Non esiste una regola che ci permetta di dirvi quali siano i soggetti più affidabili o chi offra le condizioni migliori ; è sempre opportuno vedere il contratto e leggere con attenzione il modello SECCI. Quello che sicuramente possiamo consigliarvi è di non accontentarvi di una singola offerta di cessione del quinto, ma di fare una ricerca tra più opzioni. E da questo punto di vista il web è sicuramente il posto giusto per trovare rapidamente tanti preventivi.

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